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Non bastava che gli Americani avessero imposto il Doppiaggio in Italia alla fine degli anni '40(per chi non lo sapesse, in quanto nazione "perdente" della Seconda Guerra Mondiale, l'Italia ha subito numerose imposizioni dagli Americani, tra cui la necessità del Doppiaggio dei loro Film) anzichè farci vedere i loro benedetti film in lingua originale con i sottotitoli (se siamo la nazione che parla l'inglese peggiore d'Europa un motivo ci sarà.....o siamo tutti dei COGLIONI?).
Adesso gli attori Hollywoodiani hanno iniziato anche a decidere quale sia il doppiatore più adatto a rappresentarli e impersonarli in Italia e negli altri paesi in cui esiste il Doppiaggio.
Per entrare nello specifico, diversi mesi fa, sono stati richiesti dalla produzione americana de "La guerra dei mondi" i provini per tutti i ruoli principali, tra cui quello di Ray Ferrier (interpretato da Tom Cruise). Per questo ruolo, visto che la richiesta era per una voce più giovane, sono stati chiamati Fabio Boccanera, Niseem Onorato, Riccardo Rossi e naturalmente Roberto Chevalier. Dopo pochi giorni sono arrivate le risposte per tutti i personaggi escluso proprio "Ray": questo perché Tom Cruise voleva scegliere la sua voce personalmente, e non soltanto in Italia ma in tutti i paesi in cui il film viene doppiato.Dopo Pasqua 2005 è arrivata la risposta: la scelta era caduta su Riccardo Rossi, e questo non solo perché trovasse la voce più giovane di quella di Chevalier, ma anche per l'interpretazione molto toccante e aderente al personaggio e per il colore, il timbro di voce più somigliante al suo.Dopo le polemiche sorte durante la sua permanenza a Roma per il David di Donatello (articoli sui giornali, dichiarazioni varie... e pettegolezzi) lo stesso Tom Cruise (che in vari Paesi per questo film ha cambiato la sua voce abituale) ha voluto riascoltare personalmente tutti i provini e ha riconfermato la sua scelta: Riccardo Rossi
Ora, va bene che ci manca solo che Berlusconi (grazie a Dio ancora x poco) si metta a leccare la terra sotto la quale cammina Bush e poi sarà chiaro a TUTTI quali rapporti di "parità" ci sono tra l'Italia e gli Stati Uniti, ma arrivare ad imporre il prorio doppiatore, quando già facciamo fatica ad identificarci con l'attore è una vera carognata, uno sfizio che non tiene conto che l'unica immedesimazione possibile è data dalla costanza di sentire sempre la stessa voce associata allo stesso attore.
Scusate ma il doppiaggio è una cosa che mi ha dato sempre da fare.
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